Venerdì 2 settembre son salita su un treno con il mio quattrenne e la mia quasi settenne per andare a Lignano Sabbiadoro in occasione della Winx Reunion, evento Rainbow (la loro casa di produzione) che ha visto coinvolti partecipanti e amanti delle magiche fatine da tutto il mondo.
Dato che ho una figlia che si chiama come una Winx e avevo una nonna che si chiamava come un’altra Winx (e no, non era nonna Tecna) mi son sempre sentita chiamata in causa. O forse anche perché ho passato molti anni della mia vita a lavorare con le Witch, altre magiche, che non eran fate ma streghette e di quando son nate le Winx me lo ricordo bene. O forse anche solo perché l’evento si è svolto a Lignano, che è la mia seconda casa nel cuore da sempre, insomma siam partiti. Molto volentieri.
Non avevo forse considerato che sì, far finalmente salire il mio secondogenito su un Frecciarossa in realtà Frecciabianca realizzando un suo sogno era cosa buona e giusta, ma che TRE ORE E MEZZA di treno potevano diventare impegnative (no, non per gli altri passeggeri, proprio per me. Bassa voce e educazione non coincidono con MILLE E CINQUECENTO CINQUANTADUE domande e altrettante esigenze e esplosioni di qualsiasi cosa sul suo sedile). Ma tant’è siamo arrivati sani e salvi. Stanchi. Ma salvi.
L’evento era lontano. La coda lunga. Il caldo tanto. Quindi avremmo potuto godercelo di più. Ma di cose ne abbiamo fatte e le fate le abbiamo festeggiate, con laboratori di aquiloni, bamboline da vestire, disegni da colorare, magazine da creare. Vedendo anche quel che di nuovo sta per far arrivare Rainbow e pensando che Iginio Straffi insomma ne sa sempre più di tanti.
Qui è dove rimangono le foto che abbiamo fatto noi. Tra un bagno in mare, uno in piscina, una scivolata, un’altalenata, tanti abbracci alla mia zia (che non è che son legata a Lignano a caso) e via.