About Me

Scrivo tanto, scrivo da sempre, che se esistesse la grafopatia io ne sarei portatrice sana. A un certo punto di tutte quelle parole ne ho fatto un lavoro, ho chiuso i diari segreti, ho aperto le pagine di libri e giornali. Partendo dai fumetti. Prima sceneggiatrice, circondata da tavole, disegni e storie da inventare, poi giornalista di varie testate, a intervistar cantanti per lo più, ma anche a parlar di spettacolo, di mamme, infine autrice di libri, miei o di altri. Ho dovuto veder nascere la mia prima figlia per riuscire a scrivere il mio primo libro, solo mio. L’ho chiamato Guarda che è normale che è stato anche il nome del mio primo blog. Da lì è migliorato tutto, di libri ne ho scritti un po’ di più, e qui è da dove ricomincio.

Attualmente collaboro con Panini, Mondadori, Condé Nast, faccio paperizzare i cantanti, vado ai concerti cantando a squarciagola, invento libri anche quando non li scrivo e, soprattutto, non vedo l’ora di ascoltare quel che di bello vien fuori da lunghe interviste. Da aprile 2015 ho anche iniziato a frequentare quotidianamente un ufficio, come direttore editoriale per la parte digital di De Agostini. Sperimento la vita d’assunta, combatto contro gli orari, scopro che la pausa pranzo con i colleghi esiste. E non è poi così male. Quel che ho fatto finora lo trovate qui. Il resto è da oggi in poi.

Questo sito nasce dal bisogno di tenere tutti i pezzi di me, insieme. Perchè sì, c’è tanto di lavoro. Ma c’è anche tanta vita. Quel che vedo. Quel che faccio. Quel che scopro. Quel che amo. Perché come dice il sottotitolo:

quando non scrivo vivo. E poi ne scrivo.

(e se c’è la musica è ancora meglio)