guarda che è normale mamma

#DinDinDin manca poco

Non prendetemi per pazza, manca ancora tanto a Natale, me ne rendo conto. Ma.

Se vivi con una quasi cinquenne che compie gli anni 7 giorni prima dell’arrivo di Babbo Natale, se sempre lei è da agosto che ti chiede quanto manca al suo compleanno (e quindi poi a Natale) è normale che, arrivata a fine ottobre, io dica “Poco”. Anzi “pochissimo”. E se fossi una mamma organizzata probabilmente mi darei anche retta e mi prenderei in parola, iniziando così a pensare che potrei davvero organizzare i primi regali e tutte quelle cose lì. E invece.

Invece mi godo tempi di malattie, prima quelle di lui, poi quelle di lei, in mezzo la mia trachea e una voce che vi direi di chiamarmi per sentirla (ma non chiamatemi davvero, che in ‘sto periodo sono più asociale del solito). Per passare il tempo quindi unisco l’utile al dilettevole e tra un colpo di tosse e un salto carpiato tra i cuscini del divano (sono stufa di rimetterli a posto, posso dirlo?) gioco a: “chi vuoi invitare al tuo compleanno, stellastellinalanottesiavvicina?”. Non trascriverò qui la lista di 35 nomi elencati, tra cui Anita grande, Anita piccola e Anita media, che se ci dimentichiamo un’Anita è la fine. No. Ma vi trascriverò quel che prepareremo come sorpresa di fine festa:

«Agli invitati regaliamo cuori rossi con i cuoricini dentro»

E così insieme cercheremo di capire che cosa vuol dire.

Poi vi trascriverò i suoi desiderata per il compleanno, che anche qui un google translator non farebbe male, ma ce la caveremo in qualche altro modo, credo:

«Una stella cadente, che quando schiacci il pulsante si vedono le ali. Un cuore, che se vedi il pulsante (aridaje) esce fuori una principessa che canta la canzone di Sofia. L’amuleto di Sofia, il ventagli di Amber, il diadema di Sofia (giuro che non le piace neanche così tanto, ma). La coda di Ariel, per travestimento eh. Il microfono di Frozen». Cuori e stelle cadenti a parte, la piccola si conferma una principessa canterina, non che avessimo dubbi. Mamma Disney ha fatto il suo dovere anche quest’anno mi pare.

Ma ci concentreremo anche su Babbo Natale.

«Prima gli facciamo un regalo noi. Gli regaliamo degli occhiali da sole, li mettiamo nelle scale e sul biglietto gli mettiamo che gliel’ha regalato Stellanomeecognome. Li facciamo però azzurri» Cosa? Gli occhiali? Gli elfi? Li facciamo azzurri è un nuovo modo per dire li facciamo neri?

Non abbiamo ancora affrontato il discorso della letterina. Manca poco, dicevo? Ma no, facciamo che manca ancora molto. Nel frattempo godiamoci un cicchetto di sciroppo, il nuovo mai più senza dell’aperitivo milanese. Coff Coff.

PS. #DinDinDin è il nostro hashtag del cuore che ci porta al Natale. Entra anche tu nel magico mondo del Din Din Din

 

 

 

 

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