Non mangia da tre giorni.
Lo siedi sul seggiolone. Gli dai in mano un cucchiaio che così non punta quello che hai in mano tu, evitando in questo modo la presa diretta di pappa, che me la spalmo anche un po’ sulla fronte, tanto per.
E inizia a strillare come un matto. E si dimena. E porta le mani davanti alla faccia, tirando colpi completamente a caso che riescono comunque a colpire anche il cucchiaio pieno di pappa. E così il risultato anche un po’ sulla fronte (e sui capelli e sui tuoi pantaloni appena messi puliti maporc) lo ottieni lo stesso.
Non sono una che può star lì a insistere più di tanto. Se non ti va, non ti va. Ok, magari se non continuiamo a buttare i brodi conditi di farine biologiche e carne evitiamo qualche spreco. O se ricominci a mangiare evito anche di preoccuparmi. Non lo sono ancora. Un po’ perchè penso siano i denti (finchè non spuntano è colpa dei denti per tutto, quindi perchè questo no?). Un po’ perchè finchè vedo che stai bene non mi preoccupo. E a parte il momento psycho al momento dei pasti, stai gran bene.
Ma anche se non mi preoccupo, non vuol dire che la vivo bene. Non ci sono abiutata, mi stufo subito. Ecco, il problema forse è la mia pazienza. Perchè no, per ora non sono preoccupata, ma ho voglia che torni tutto alla normalità: non ce la posso fare ad avere lui che urla e che quindi mi fa rimanere in ballo il triplo del tempo per i suoi pasti e così mi si accavallano gli orari con quelli di lei che, giustamente, sta facendo storie per mangiare. E quindi, mentre con un cucchiaio cerco di sfamare lui, lei sale sulla sedia, poi scende, poi corre, poi devofaresolounacosa, poi non ha fame, poi non le piace, poi mammamiaiuti, e quindi imbocco anche lei perchè la regressione la assecondo, non la combatto.
Che poi. Non insisto neanche con lei. Non hai fame? Pace. Certo, utlimamente che mangia solo pasta in bianco e asiago la domanda alle maestre l’ho dovuta fare. Ma all’asilo mangia? Non tanto, ripeto, per paura che dimagrisca, quanto più che altro perchè non sono sicura che l’apporto vitaminico di Piccolini e asiago sia sufficiente. Pare che lì mangi. E allora alla sera non è che dobbiamo fare la lotta. Ovvio che se mi chiedi il gelato dopo cena te lo scordi, ma questa è un’altra storia.
Insomma, il momento dei pasti al momento è delizioso, come direbbe lei. Solo che io uso il termine in chiave ironica, ci tengo a specificarlo.
E quindi cosa c’entra il titolo? Provate a fare non dico un discorso serio, ma una semplice chiacchierata con il vostro maritocompagnofidanzato. Ecco, magari un’altra volta.
ce l’avete la fattoriaparlante? no perchè a noi c’ha risolto i pasti per due mesi, la fattoriaparlante. che la BambinaGrande, quando ancora era un Mostro Urlante non ci pensava proprio di stare sul seggiolone a mangiare e basta, una vera perdita di tempo. E quindi la distraevo con perizia, e alla faccia della TataLucia che dice che i bambini mentre mangiano non devono distrarsi giocando, perchè se il tuo finita l’agonia del pasto è allegro la mia se non mangiava stava in uno stato di agonia perenne. Che evidentemente non è una saltapasti, come la mamma, e se ha fa me sclera (l’unica cosa che ha preso da me, santocielo, poteva mica prendersi qualcosa di meglio?)
Coraggio! E prova la fattoria parlante 😉
forse più che la fattoriaparlante abbiamo la bronchite. oggi vediamo il pediatra. 😉
cavolo, se avete la bronchite direi che la fattoriaparlante non serve, no!
baci!
al pediatra l’ardua sentenza. tra poco sapremo.
consiglio da una che si preoccupava e perciò accumulava errori ed ansia: continua a non preoccuparti, si risolverà tutto da solo! e pat pat, ché la pazienza è dura da portare!
e in questa casa facciamo a gara a chi ne ha di più. per ora vince il settemesenne, vedi tu. 😉 pat pat, mi piace.
In quei momenti io, che non sono famosa per avere pazienza, mi ripeto che un giorno sarà dolce ricordare ciò che un tempo fu difficile da sopportare! Cresceranno e quasi rimpiangeremo queste cene deliziose ..bacio
dici? ci penserò quando sarò al ristorante, a chiacchierare, con un bicchiere di vino. giuro.
;D
Chiacchierare? Ristorante? Vino? Cosa sono??? 😉
C’è la teoria per cui le storie sui denti sono, appunto, solo storie. E quella assolutamente opposta che personalmente mi sento di condividere. Casualmente fino a che a mio figlio non sono spuntati i benedetti era tutto un incubo, soprattutto mangiare e dormire. Poi, non dico il miracolo, ma decisamente meglio. Continua a non preoccuparti, tanto in ogni caso serve a poco 😉
In quanto alle conversazioni tra genitori, io ho perso le speranze!
Ciao! Ti ho dedicato un piccolo premio, se ti fa piacere passa da me a ritirarlo 🙂
http://lavitaamodomio.style.it/2013/02/11/premio/
sabato siamo usciti a cena. abbiamo mangiato e bevuto per più di un’ora. parlando. son momenti. 😉
Che consolazione leggerti, cara Silvia!! Cla, dopo aver mangiato sempre da bravo bambino super piatti di pastina e vasetti di ottima frutta biologica, è arrivato adesso, a due anni e mezzo, ad elencare il menù: Pane.
Vuole solo quello. Al massimo la focaccia, che per un pugliese è un must sin da piccolo, ok, ma possiamo vivere solo di questo?
No minestrine, no minestrone, no frutta, né in vasetto, né “viva”, né frullata, né spremuta. Al massimo qualche polpetta di carne e qualche bastoncino Findus. Disperata.
Siamo appena usciti da 10 giorni di influenza. Neanche la figlia minore di una formica minuscola avrebbe mangiato così poco. una figlia a forma di asiago. dicono che sono fasi, no? 😉 vabbè.