guarda che è normale mamma

Momenti che

Momenti che si fermano nella memoria.

Che in ospedale c’era penombra e il papà che mi spingeva sulla schiena.

Che sei arrivato ed eri non uguale, eri identico a tua sorella.

Che ora invece hai la tua faccia, che sta cambiando ogni giorno.

Che la prima settimana hai dormito addosso a me, ma ora sei in salotto. Chissà quando potrai andare in cameretta con lei.

Che questa volta alzarsi di notte è faticosissimo e rischio di addormentarmi in piedi.

Che per due settimane non hai fatto altro che dormire anche di giorno e i tuoi occhi non li vedevamo mai.

Che poi è arrivato il mal di pancia e i momenti di pianto, ma poi i fermenti lattici e va un po’ meglio.

Che non sapevi stare sveglio senza piangere, ma ora un po’ di più. E i tuoi occhi sono blu. Chissà se diventeranno azzurri.

Che inizi a emettere dei suoni, che bella la tua voce.

Che tua sorella ti ha voluto subito prendere in braccio appena ti ha visto.

Che ora ti vuole dare uno bacio e farti una caressa. Tanti baci e carezze.

Che ieri ti ha detto ti voglio bene e a me non l’ha mai detto, ma a te sì.

Che sei un tartarughino perché allunghi il collo e poi lo tiri giù. Sei forte.

Che pesi già tanto ma va bene così, meglio tanto che poco.

Che allatto con una mano e con l’altra gioco con i lego, leggo un libro, faccio il bagnetto. E’ questo che si intende quando dicono donna multitasking?

Che a volte strilli disperato ma devo dare retta a tua sorella. Ecco perché i secondi sono più forti.

Che strilli disperato e lei fa i capricci, son momenti preziosi. Ecco perché le mamme sono più forti.

Che le scuregge ti fanno paura.

Che scrivo un libro con te sulle gambe e ce lo ricorderemo.

Che al mattino la portiamo al nido e poi prendiamo il caffè con le altre mamme e facciamo vita sociale.

Che lei vuole darti il ciuccio quando piangi troppo. E si preoccupa, ma non deve. Sei piccolo. Abbi pasienza fratellino che poi cresci e diventi grande come me.

Che il tuo papà torna a casa e ti tiene sul petto e ti chiama con i soprannomi e vorrebbe stare più tempo con te, con noi.

Che i cani ti leccano e hanno un nuovo padroncino.

Che sabato hai un mese. Ed è passato così in fretta che fa quasi male.

Che domenica andiamo al mare e prometto di scrivere… ma non lo so.

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Comments (8)

  1. i tuoi ultimi post sono supercommoventi sappilo 🙂 e vai di lacrime e ricordi. grazie che condividi queste emozioni. sono bellissime. un abbraccio.

  2. E allora, com’è essere in 4? Avevi tanti dubbi, sull’amore che non sapevi se avresti provato anche per lui come per lei, sulla gestione di tutto…ma mi sembra che sia tutto bellissimo da quello che scrivi, no? 🙂
    Noi ieri abbiamo fatto questa ecografia per uno studio di alcuni specializzandi che praticamente era una morfologica, e pare che la patata si sia vista in modo inequivocabile! A quanto pare arriverà un’Emma, e le mie emozioni continuano a cambiare perchè ora sento dei piccoli colpetti, e so che c’è qualcuno lì dentro, che è parte di me ma anche altro da me, qualcuno che avrà forme e lineamenti di entrambe le nostre famiglie ed una personalità tutta sua…è strano, davvero strano a pensarci, ma anche bellissimo!
    Passate delle bellissime vacanze allora!!! A presto!

  3. Sono così tanto belli questi tuoi post, Silvia, che vorrei averli scritti io 🙂 toccano davvvero il cuore, come sa chi ci e’ passata o chi ci sta passando. Vi auguro meravigliose e riposanti vacanze!

  4. Che bello.
    Posso scrivere anche io un post sui Momenti che?
    Una cosa tipo Che la prima volta al pronto soccorso non si dimentica mai
    Che hai pianto per tre mesi ininterrottamente
    Che non passa giorno e tu e tuo fratello non vi ferite
    Va bè basta, non lo scrivo e semmai rileggo il tuo che è meglio.