guarda che pancia

Chi c’è dentro la pancia?

In effetti a 'sto giro non ho ancora provato con cucchiaio e forchetta! (no, il calendario cinese non funziona!!)

Dentro alla mia pancia c’è un bimbo. O una bimba. La ginecologa lo sa, io no, noi no. Perché abbiamo deciso di non saperlo, come al primo giro. Con la differenza che se allora volevo perdutamente e disperatamante una femmina e facevo finta che, se non lo avessi saputo, mi sarei abituata all’idea del maschio ma meno male che è nata femmina, questa volta per me è uguale. Ho sempre invidiato le mamme che riuscivano a dire “è uguale”, mentre io incrociavo ogni dita disponibile del corpo per avere una lei invece che un lui.  Non capivo come potessero non avere una preferenza. Non capivo come potesse essere così indifferente. Le invidiavo. Io, nella pancia, era come se avessi due bimbi. Due immagini diverse o forse nessuna. Con un po’ di paura nel desiderarne troppo una rispetto all’altro.
Anche questa volta ho due bimbi nella pancia. Lei e lui, per cinque mesi convinta fosse un lui, da qualche giorno con il dubbio che sia una lei. Non mi interessa. Ed è quasi bellissimo. So solo che se sarà una lei avrà sicuramente un nome più bello di lui e la Patata gigante avrà una sorella con cui crescere. Se sarà un lui avrà un nome importante e meno bello (ma qualcosa i papà devono pur essere liberi di scegliere, o no? Forse no. Ahahah!). Ma sarà un buon alleato per l’unico uomo di casa circondato solo da femmine (all’appello rispondono anche due cani del gentil sesso).

Le mie amiche mi odiano. Ok, ho esagerato. Provano una leggera antipatia nei miei confronti perché vorrebbero sapere. Vai a spiegare loro che anche io vorrei sapere, ma scelgo di non farlo per quanto è bella la sorpresa poi (hanno ragione loro, mi pare evidente). A nulla valgono le minacce, né a me, né alla mia ginecologa che, cosciente della curiosità morbosa mia e delle amiche, se la ride grassamente.

Lo faccio perché la sorpresa della prima volta è valsa tutta l’attesa. L’emozione di quel momento non si può descrivere. Ogni tanto mi chiedo come avrei reagito se fosse stato maschio. Ma so che ho urlato Alèèèè tra lacrime di gioia quando ho visto che era femmina.

Ecco perché abbiam deciso di rifarlo. Perché è stato bellissimo (No-no, non il parto. E neanche avere undici persone dentro la sala parto, credo curiose anche loro. Solo la sorpresa).

Non so chi ho nella pancia. Non so che bimbo sarà. Non ho aspettative. E mi piace così. Ogni tanto provo a bussare e dire “ok, se sei maschio dai un colpo, se sei femmina due” sperando mi risponda. Ma visto che la sua sorella duenne è ancora confusa sul suo essere bimbo o bimba mi rendo conto che chiederlo a un fagiolo sia pretendere troppo.

Insomma, tutto bene. C’è solo un piccolo dettaglio che rende la mia curiosità ancora più dolorosa, per non dire ridicola.  La differenza di come io e lui, il futuro papà bis, viviamo l’attesa. Io vorrei saperlo ma scelgo di tenermi la sorpresa, perché adoro le sorprese. Come quando a Natale appare un pacchetto sotto l’albero. C’è chi lo prende in mano, lo tasta, cerca di capire e magari lo capisce pure e chi, come me, lo guarda da lontano con il terrore di svelarne prima il contenuto. Se sorpresa deve essere che sorpresa sia. Ma come soffro! Guarda come scarti a Natale e capisci che panzona sei. Lui no. Lui all’ultima eco si è addormentato quando la dottoressa ci ha chiesto di chiudere gli occhi perché stava entrando in zona Cesarini. Ok la penombra, ok la stanchezza, ma mentre io riuscivo solo a pensare “dai sbircia, no non sbirciare”, contorcendomi di curiosità, lui russava. Su Marte son meno curiosi, mi pare evidente.

Comunque, lo sapremo a luglio. Ve lo dico a luglio.

 

 

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Comments (17)

  1. io ti capisco bene!!!!durante la gravidanza non volevamo sapere assolutamente il sesso e invece il ginecologo in una visita d’emergenza toh l’ha detto.me lo sarei mangiato vivo!!!

    1. Al primo giro sembravo una pazza (dottoressa, non vogliamo saperlo, infermiera anche se lei non lo sa non ce lo dica e così via). A ‘sto giro se qualcuno mai dovesse sbagliare non ci rimarrei male (ok, magari un pochino…) Ma al primo… come ti capisco!!!

  2. ahah pure io!tutti quanti mi chiedevano come facevo a non essere curiosa e invece la mia non era curiosità ma semplicemente era:io voglio una femmina e se invece è maschio,ed ero convinta che lo era,ci rimango male quindi è meglio non saperlo!il mio discorso per me filava…

    1. comunque se sono uno o due me lo faccio sempre dire, ros! la paura (o bellezza? mah) dei gemelli passa dopo la prima eco.

  3. ops. letto il titolo ho pensato che fosse un post dedicato alla trilogia (?) di Alien 😀 (io come mamma non ce la posso proprio fare…)

        1. in che canale la passano la serie della cellulite gravidica, signora rossellaboriosi? mi compro il decoder sabato, vorrei essere informata, le prox volte, altrimenti ci faccio sempre ste figure…

      1. fossi in te apprezzerei infinitamente il mio tentativo di stemperare la commozione che stava invadendo questo post. 😀 (mi piace assai assai come scrivi, silviagianatti)