Ritrovamenti/3: giugno 2017, di quella volta che Gianni Morandi mi prese sotto braccio e mi chiese, dimmi Silvia, cos’è che dobbiamo fare? Il compito era un video che non aveva assolutamente voluto fare da solo. Quindici minuti di passi dopo eccoci qui, mentre il buon @francescoprandoni mi regalava il ricordo. Mi fa sorridere perché l’altro giorno ho deciso di stampare un po’ di foto a caso nell’iphone, quelle da ricordare appunto, con #lalalab e la foto in questione è arrivata oggi.
E oggi è il giorno dopo la serata che ho passato con il signor Gianni Morandi, al Forum. Mi ero resa conto già due anni fa quanto facesse parte della mia infanzia, al concerto dei Capitani. Ma ieri sera, mentre la bocca cantava bella signora dalla prima all’ultima parola (senza averla sentita più da almeno trent’anni) o urlava uno su mille ce la fa e si può dare di più, il cuore si crepava su non son degno di te non ti merito più che il mio papà fischiettava tornando a casa.
Ho provato nostalgia, ho riso, ho cantato. Mi è mancata la mia mamma che avrei potuto portare (ma un giorno diventerò anche organizzata) e ho avuto conferma di quel che penso sempre. La musica non ha età. La musica è come un profumo improvviso che ti tira fuori un ricordo che non pensavi di avere. La musica è vita. E signor Gianni, quanta ne ha lasciata. Grazie per aver cantato 42 canzoni. Che alla fine son belle pure le nuove (una vita che ti sogno in primis). Magari diventeranno ricordi anche quelle. Magari no. Ma continui pure. Che al prossimo concerto la mamma giuro che la porto. A cantarle tutte con me.
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