guarda che è normale

Bilanci del rientro.
Ho un nuovo migliore amico (sorride nella foto), ci piacciamo tantissimo e abbiamo intenzione di fare grandi cose insieme (ma non oggi. E neanche domani).
Ho il trauma da rientro. Che tradotto vuol dire che ho già iniziato a smontare casa per buttare tutto, la mia terapia (se ci aggiungi che ho visto Minimalism su Netflix c'è da aver paura per quel che posso combinare. Chiamate un ritira tutto (esiste? Ho già il salotto pieno come fosse una discarica).
E comunque grazie Netflix che il nuovo ritmo da rientro è un film a sera per loro. Come fosse sempre sabato.
Mario è malato da cinque giorni (ovvero gli ultimi tre di mare compresi. Della fortuna che ci contraddistingue e della sua grande pazienza che speriamo non finisca mai).
I parchi di Milano stanno bene (avendoli già rivisti quasi tutti).
Come sempre c'è la sensazione che siano ancora tutti via (gli altri bambini) tranne i miei.
Ma pazienza.
A me tornare a casa alla fine piace pure molto.
Il problema è solo che mi devo riabituare a non avere il mare. E a riaccendere la testa. E l'agenda. Ma soprattutto, dicevo, il mare.

Domani è lunedì. Ci siamo.
Buon (nuovo) inizio.

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