A chi non capitano periodi di ultrastanchezza, ultralavoro, ultravipregofatemiandareinvacanza? Parlo assolutamente in linea generale, sia chiaro. E così, in linea ancora più generale, penso che in quegli stessi periodi, quando la vacanza non c’è, si possano seguire tanti piccoli accorgimenti. Tipo:
Dormi. Questa è la prima regola. Evita di stare alzata fino a tardi, a guardare la tv, tenendo in mano il telefonino che neanche quando facevi i ritrovi nei salotti degli amici per commentare insieme quel che dava lo schermo, stavi così attenta. Sì, anche se ti piace la #socialtv, vai a dormire. Non stai in piedi, lo vedi? Twitter sopravviverà anche senza di te. Tu senza di lui non so, ma puoi provare.
Dormi, di nuovo. Al week end, se puoi. Sì, lo so, al mattino non puoi neanche se è sabato. Tanto meno domenica. Perché è regola nota e generale che se è week end loro, i tuoi figli, non cambiano orario. Anzi, se possibile, lo anticipano. Ma dopo pranzo trova un modo per andare a dormire, per tenerli tutti lontani. Bambini e pensieri. Se c’è un papà mollali a lui, se non c’è, non solo perché se ne è andato di casa, sante mamme single, ma anche solo perché è impegnato in qualche altra attività, di piacere o lavoro, che lo tiene lontano da casa, chiama una nonna. E magari lei viene e ti dice “perché non esci a fare un po’ di shopping?” Perchè lo vede quanto non stai staccando mai e quanto soprattutto il tuo abbigliamento avrebbe bisogno di una sistematina, alla faccia dello stile personale e alternativo, si chiama non avere più nulla che ti sta. Tu no. Non cedere al richiamo, non cedere alla tentazione. Ascoltati. Immagina di stare in piedi per due ore, tra un camerino e l’altro a provare, indossare, togliere, camminando da una vetrina all’altra. Non cedere. Ringrazia. Guardala e dille, ci vediamo dopo, vado a dormire. Approfitta di lei e dormi. Cioè, hai davvero bisogno di scrivere questo post di domenica alle 14? Davvero?
Usa la macchina. Anche se va contro i tuoi principi, anche se è sempre meglio camminare. Non è obbligatorio usare i superpoteri quando non ce ne sono più. E allora, per andare all’asilo o raggiungere il parco, che è vero che sono vicini, ma portala tu un passeggino con pedana attaccata per un totale di almeno trenta chili, avanti e indietro. Perdonati, assecondati. Son solo due vie, è vero. E forse dovresti portare anche i cani, c’è il sole, stai andando al parco… Ma lo hai già fatto ieri a piedi, per tre ore, ti capiranno. Usciranno domani. O dopo domani. Prendi quella cacchio di macchina e guida.
Fai poche cose alla volta. Lo so che c’è da fare il cambio di stagione, sistemare i vasi, eliminare i vestiti dei bimbi e chi più ne ha più ne metta, aggiungendoci apparecchia sparecchia cucina rassetta e magari pure stira. Non pretendere di fare tutto insieme, tutto subito. Solo questo. Una alla volta. Certo, puoi anche provare a vedere cosa succede se decidi di non farlo. Si chiama sperimentare, no? (otto euro all’ora, un paio di volte a settimana, potrebbero essere la soluzione. In fondo starai ultralavorando anche per qualche benefit, che dici?)
Chiuditi in ufficio, o studio, o quel che è. Lo so, sembra controproducente, non dovresti riposare? Be’, se fai la supereroina che lavora fino alle quattro e poi si toglie il mantello e fa la mamma fino alle nove, quando non si capisce chi tra grandi e piccoli dovrebbe andare a dormire a quell’ora, ti assicuro che decidere di fare una settimana lunga, magari fino alle sette, davanti al computer, potrebbe aiutare (anche perché diversamente rimane la notte per fare tutto. E la notte l’abbiam detto che uso ha, al punto 1. Non finirebbe bene – già, non sta finendo bene per niente).
Non pensare alle cose che ti fanno male. Lasciati scivolare le discussioni, le invidie, le gelosie, le tristezze. Chiudi il cervello. Ci sarà tempo per pensare a tutto. Non ora. Pensa invece alle cose belle che ti stanno succedendo. A quelle che ti emozionano. A quelle che ti fan pensare che in fondo non sei neanche poi così stanca (quanto ti menti bene). Ne vale la pena, lo scopri in fretta.
Concediti qualcosa che ti piace, che ti fa stare bene. Può essere qualsiasi cosa. Chiamalo ricaricatore di energie. Pare funzioni. E se sei troppo stanca per farlo, pensalo. Progettalo. Da ferma. Funziona comunque.
E poi, pensa che non sarà così per sempre. E’ solo un momento. Nel frattempo sì a pappa reale o ancora meglio Kalium phosphoricum 15 CH e Phosphoricum acidum 30 Ch (cinque granuli di ognuno mattina e sera, per sovraffaticamento)
Io inizio domani. Sempre parlando in generale, eh.
PS: questo post risale a settimana scorsa, neanche il tempo di pubblicarlo. Nel frattempo ho scritto giorno e notte, evidentemente non qui. Capitemi, se ci son poco.
Il parrucchiere, io è li che mi riposo.
io non ci vado da un anno credo. e lì mi annoio… ma giuro che tra un po’ ci vado
Come mi capisci tu… quanta voglia che ho di riposarmi pure ora che scrivo, ma non si può e allora andiamo avanti….fin che ce la facciamo…
fin quando? … 🙂