Dicevamo che bisogna guardare i raggi di sole? Piove. Piove da giorni.
Non so voi, ma io quando piove entro in modalità aiuto devo trovare qualcosa da fare nel pomeriggio. Perchè ok, basterebbe tornare a casa e accendere la tv e il problema pioggia non sussisterebbe. La sguardo catatonico e la merenda sul divano accontenterebbero qualsiasi treenne o almeno la mia, che è in fase teledipendenza: le basta entrare in salotto e l’oggetto nero appoggiato alla parete lancia il suo richiamo –accendimi accendimi- e hai voglia a opporre resistenza proponendo qualsiasi tipo di attività creativa che ti viene in mente. Ti basta che suo fratello abbia bisogno di te che il telecomando è già nella tua mano e senza neanche accorgertene l’hai accesa. Sì, la tv aiuta quando ne hai due e sei da sola. Fortunatamente l’altro è santo, per cui riesco a tenerla spenta spesso. Ma da qui a passare dalle quattro alle nove in casa da soli senza Rai yoyo ne passa. Quindi bisogna uscire lo stesso.
Quando piove puoi:
andare al centro commerciale. Sia chiaro, non mi piacciono, li evito, mi danno l’orticaria quasi quanto la tv accesa più di un’ora al giorno. Ma. Per variare ogni tanto sono ok. Soprattutto in settimana, quando sono vuoti. E ci trovi dentro un mega scivolo, qualche giostrina e un bar in cui mangiare un chupa chupa. Grazie mamma, è stata una giolnata bellissima. Contenta tu, contenti tutti.
Andare a fare una commissione che non hai ancora avuto il tempo di fare, meglio se riguarda il regalo di compleanno di un amichetto. Passi così almeno un’ora in un negozio di giocattoli, lei vuole tutto, va in cortocircuito di allola quello, allola questo, no allola voglio quello. E tu, non si sa come, riesci a convincerla che il puzzle da 2 euro è proprio quello che voleva. (o quasi, diciamo che la tecnica del ” il regalo grande te lo porta la fata dei ciucci quando decidi di darle i tuoi ciucci” ha funzionato).Che giolnata melavigliosa. Sempre meglio.
Andare in un luogo con i portici. Si passeggia, si prende il solito chupa chupa al bar, magari un gelato, si fanno le corse. E si sta all’aria aperta, che diciamocelo, di aria chiusa non ne possiamo più. Che buonissimo gelato, mi mangi qui? (cioè, devo mangiare la granella del cornetto perchè non ti piace? Forse è una giornata melavigliosa anche per me!)
Invitare un’amichetta a casa. Questa è una delle opzioni più difficili perchè le mamme che non lavorano, o che non lavorano di pomeriggio, si contano sulla punta delle dita, forse di un’unghia. Ma con un certo preavviso si riesce a organizzare.
Andare da un’amichetta. Senza organizzare, autoinvitandosi. Sperando dicano di sì.
Sperare sia martedì che c’è scuola di musica (o una qualsiasi attività scelta acutamente a inizio inverno, quando sapevi che le settimane in casa sarebbero state troppo lunghe. E venivano pure a dirmi che a tre anni era presto. Fiuu, un giorno è sistemato!).
I bambini, non lo ammetteranno mai,si annoiano davanti alla tv, come si annoiano a star sempre in casa, anche se si intrattengono in mille attività. Non mangiava da 10 giorni. Quasi niente. Le son bastati due pomeriggi un po’ diversi e via, lo stomaco si è aperto.
Ora, parliamone però. Ha aperto la stagione dei gonfiabili. Glieli ho promessi. Tipo settimana scorsa? E sappiamo tutti quanto è lunga la memoria dei bambini e quanto è corta la loro pazienza vero? Sole, torna. Anche perchè di centri commerciali e regali di compleanno non ne vorrei sapere per un po’. Grazie, ciao.
PS: se dovesse continuare a piovere e non avete voglia di uscire, clicchiamo…
PS2: quando non erano in 2 leggevamo tanto, tantissimo, nei pomeriggi di pioggia. Se ne hai solo uno da gestire, siediti sul divano, mettitelo in braccio e ciao, goditi il riposo.
[madre snaturata mode on] donna fortunata che hai una tre-enne che si incanta davanti alla tv. Che la mia per incantarsi (10 minuti eh, mica di più) ha dovuto compierne sei di anni! [madre snaturata mode off].
Comunque se piove noi mettevamo la mantella e gli stivali e si usciva lo stesso, visto appunto che la tv non acchiappava (e poi diciamocelo mica è bello parcheggiarli alla tv).
Per i gonfiabili la puoi portare qui http://www.arcobalenodellefavole.it/ finchè non scalda (c’è pure il phon per asciugare la capoccia sudata dopo il gioco e un’area per i piccolissimissimi)
Oh sì. mi sa che ce la porto. (odio anche questi posti, vorrei specificarlo, ma per lei al momento sembrano essere il paradiso. ancor più della tv)
pure io preferisco se si sta all’aperto, ma ho una figlia ipercinetica e a volte è servito pure portarla in questi posti (comunque poi passa eh!)
Cara Silvia, capiti a “fagiuolo”. Anche io che sono una inverno addicted ho dovuto pensare molto, ma davvero molto, in queste settimane a come passare i pomeriggi fino alle 23, ora in cui di solito il mio dueennemezzo crolla.
Rai yoyo è un antidoto, certo e la trovo molto educativa. Di solito noi la guardiamo assieme e la “commentiamo”, ma certo è che mica si può esagerare co’sta tv!
E allora? che si fa?
certi pomeriggi sono davvero duri. Altri ci divertiamo di più.
Ma leggere del “mal comune” mi ha fatta sentire meglio!
già, a volte penso di essere solo io ad andare in “panico pioggia” e mi chiedo se solo l’unica a non aver voglia di stare, a non saper come occupare, tutto il pomeriggio chiusa in casa da sola con loro. evidentemente no. e mi sento meglio anche io.
Io da piccolo adoravo saltare nelle pozzanghere!
Cmq ho trovato un sito che calza a pennello in caso di “panico pioggia”
http://cosafarequandopiove.it
Non ci sono ancora molti contenuti ma vedo che è aggiornato piuttosto spesso con articoli ed idee nuove 😛