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I commenti sulle mie note del telefono

Una volta all’anno c’è la mia mattinata preferita dell’anno. Non dico giornata perché, pur essendo un’anima semplice (quasi), so ancora mettere in ordine i valori veri e quindi dovrei parlare di quando arrivi al mare dopo un anno in città, o di quando è Natale, o di quando la scuola finisce, o di quando è domenica di primavera e stai di nuovo fuori tutto il giorno. E via così. Ridimensioniamo quindi il tutto, parliamo di lavoro e ricominciamo. Dicevo quindi: la mattinata più bella dell’anno c’è una volta all’anno. Ed è stata oggi. Ovvero di quando la Rai apre le porte e fa ascoltare in anteprima le canzoni di Sanremo, per scriverne per tempo.

Per tempo si intende che quando di giorno hai un nuovo lavoro che ormai nuovo più non è, nelle notti di gennaio sei in consegna con il pezzone che uscirà nella settimana di febbraio, in concomitanza col Festival (che di certo saprete è dal 9 al 13 febbraio). Quindi le cose serie arriveranno, ma vale la pena riportare i commenti sulle mie note del telefono, durante l’ascolto. Per dichiarare apertamente qui e solo qui i miei gusti al primo giro, di pancia e d’istinto (anche perché qualcuno, giuro, me l’ha chiesto. Di certo non credo volesse il fiume di parole, ma basta saltare e andare sotto). In quelle mie note ci sono anche le frasi serie, i virgolettati presi dalle canzoni, i commenti intelligenti (si fa per dire), ma soprattutto ci sono frasi brevi che hanno l’obiettivo di farmi capire, in poche righe, parole, sillabe, quel che ho pensato e provato, ascoltandole. Per memorizzare un po’ meglio l’effetto che han fatto. D’altronde in quel momento sembra tutto chiaro, ma poi ti trovi ad aver sentito venti canzoni una dietro l’altra e se ne devi parlare, è facilissimo mescolare e ricordarsi solo se è piaciuta o no: ma di che parlava?

Non staremo quindi qui a parlarne davvero. Ma i commenti da Silvia a Silvia, perché no?  E comunque il #TotoSanremo partirà dalla Riviera, qui non ha senso farlo, conta troppo l’esibizione dal vivo, su quel che vorrà il “popolo” ci penseremo poi.

Seguono quindi le mie note del telefono, nell’ordine dell’ascolto dei brani.

Patty Pravo – Cieli immensi. Da coro con la ola 8

Clementino – Quando sono lontano Una bella ballata (a volte mi spreco)  7 e mezzo

Dolcenera – Ora o mai più (le cose cambiano) Io le urla finali non le sopporto più, lei è brava, ma son limitata io (sì sì, ho scritto così proprio) 6

Alessio Bernabei – Noi siamo infinito. Ale, sorry, non sei Mengoni né Nek. Comunque la balleremo e canteremo un sacco. 7

Stadio – Un giorno mi dirai – Tenera ma anche no. (Ovvero “e mi dirai che un padre non deve piangere mai” o “un giorno ti dirò che ti volevo bene più di me e tu riderai tu riderai di me” è anche no per me, nonostante la dolcezza di una canzone da papà a figlia). 6-

Annalisa – Il diluvio universale – Aspetto nuovo ascolto sul palco perché a lei si vuole bene (ovvero pensavo podio prima di ascoltare, poi non l’ho pensato più. Ma la vorrei riascoltare) 6 e mezzo

Neffa – Sogni e nostalgia. Neffa è Neffa. (poi uno dice, i commenti acuti) 6 e mezzo

Valerio Scanu – Finalmente piove – Sarà scontro tra Fragola e Scanu (che altro dovevo scrivere? #pauraeh)

Noemi – La borsa di una donna – Sale ma non (“ma non” cosa, non è dato sapere. Ma io ho capito) 6

Zero Assoluto – Di me e di te – Muoveremo i piedi e faremo gli scemi  (che non è il verso della canzone) 5 e mezzo

Caccamo Iurato – Via da qui – Morandi e Cola, mi sembra una canzone Disney di quando Rapunzel è nella torre e vuole scappare, le doppie voci sono sempre bellissime (Qui la versione di me analfabeta, ecco la traduzione: Caccamo è sempre più bello, voglio bene anche a lui e loro potrebbero essere la vera sorpresa del festival) 8

Dear Jack – Mezzo Respiro – Per Sanremo va benissimo (e, neanche a dirlo, voglio bene anche a loro) 7

Bluvertigo – Semplicemente –  Che bello, Morgan  (altro commento davvero intelligente – ehm-. Comunque, non si legge tipo che Morgan è bello, ma si legge che bello che c’è Morgan che canta i Bluvertigo che suonano i Bluevertigo) 7/8

Lorenzo Fragola  -Infinite volte – L’hasthag è #piùviolini. E #teamFragola (ma questo già lo sapevamo tutti, no?) 9

Irene Fornaciari – Blu – ok (ho scritto ok). 6

Enrico Ruggeri – Il primo amore non si scorda mai – Ed è subito Sanremo anni 90. 7

Francesca Michielin – Nessun grado di separazione – #TEAMFRANCY (di quando speri di ascoltare una bella canzone, ci tieni proprio. E ascolti una bella canzone) 9

Rocco Hunt – Wake Up – Sveglia. Balliamo. (Rocchino spacca. Yò) 8

Arisa – Guardando il cielo – Che voce ragazzi. Ma come fa ad avere sempre quella giusta? (nelle note parlo anche a gente che non conosco, evidentemente) 9

Elio e le storie tese – Vincere l’odio – Geni. Punto. (abbiamo riso fino alle lacrime. Io almeno)

Fine. Ricordatevi sempre che ho un cuore di panna e voglio bene a un sacco di gente. Ma non a tutta. A volte tifo perché mi sono affezionata all’artista di turno per le interviste fatte – ovvero quel che dicono gli occhi – e il suo percorso anche se non mi piace la canzone o l’album davvero davverissimo, altre volte tifo perché ho in ballo qualcosa con l’artista di turno e quindi ci tengo particolarmente, altre ancora semplicemente perché mi piace la canzone, da ascoltatrice (e so essere anche distaccata, se voglio). Se mi piace la canzone e voglio bene a chi la canta è il top. Sono un’italiana media che guardava Sanremo da piccola. Sono una giornalista musicale che ci va per lavoro. Su, non raccontiamocela, è la settimana più bella dell’anno .

(Vale quanto detto sui valori della mattinata. Forse.)

 

 

 

 

 

 

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Comments (2)

  1. Concordo pienamente sulle tue ultime tighe e….non vedo l’ora di ascoltare tutte le canzoni del festival ma….almeno mi hai già instradata!!1 abbraccio

  2. Alla luce dei risultati finali possi dire che Fragola è stato un po’ una delusione?
    (la prima sera forse forse era emozionato essendo il primo, che è ggiovine beatolui, però ha steccato, no?) Peccato perchè ancora canto “asctagfuoricèilsoleeee” 😀