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Le canzoni di Sanremo 2019. Per me

Partiamo dalle certezze. Sarà un Sanremo che riempie una mia playlist di Spotify. E non è poco. Non è scontato. Ce n’è per tutti i gusti davvero. L’aveva detto Claudione. Ma i miei sono molto soddisfatti. Molto. Sul podio? Quest’anno è difficile. Sicuramente Il Volo. Il Volo Irama Arisa oppure Il Volo – quota ragazzo (se la giocano anche Nigiotti e Ultimo) e quota balliamo (Boomdabash con canzone per bimbo in arrivo?). Oppure chissà. Perché davvero ci sono tante belle canzoni e il mio ‘orecchio popolare’, che da oggi non chiamerò più orecchio da italiano medio perché la definizione rubata alla signora Caselli mi piace molto di più, ne ha amate molte. E so che quella di Ultimo la consumerò, per esempio, e pure Cristicchi, e pure ex Otago e pure Motta e pure Ghemon e Zen e sì, pure Lauro. Ma so anche che ce ne sono altre più ‘forti’, sanremesamente parlando. Comunque. Qui il primo ascolto. Commento della pancia. Per quel che vale. Quanto saranno belle le prove mamma mia.

PS. A chi dice che mi piacciono sempre tutti rispondo no, non è vero (e un po’ anche rido). Vero è che però apprezzo il lavoro di tutti. E sui miei social dico un po’ quel che mi pare. Non dirò mai che brutta canzone o peggio. Piuttosto sto zitta (a saper leggere tra le righe). Posso avere preferitissimi, in generale. E sono i miei social, lo posso dire. Ma per esempio quest’anno no, è il primo anno che devo ancora decidere chi è il mio preferito.  Fa pure un po’ strano. E quindi ho pensato solo alle canzoni. Poi, per fortuna anche, quel che non piace a me magari piace a te. E quindi:

Nek: come ci ha abituato Nek che canta l’amore per farci ballare, come fa Nek. Piaciuta alla Nek.

Nino D’Angelo e Livio Cori: io fan, soprattutto di Nino con l’autotune. Piaciuta che è un attimo che imparo il napoletano.

Ultimo: è Ultimo, del genere che consumo con gli auricolari. Sta volta si è lasciato, dannazione. Piaciuta che io più mi fate canzoni strappapancia più sono contenta, sono un’anima semplice.

The Zen Circus: miliardi di parole, alla Zen. Che poi ci pensi. Piaciuta che la mia memoria non potrà mai memorizzarla, ma che bella.

Shade e Federica Carta: ero al secondo ascolto. La cantavo senza leggere il testo. Più orecchiabile di questa, trovala. Piaciuta di quel tipo che so che sarà quella che ascolterò di più nella playlist della buonanotte di Leone che è super fan. Di tutti e due. Irraggiungibile docet.

Arisa: come una principessa Disney che guarda e canta alla luna. Poi si droga e inizia a fare una coreografia in mezzo agli animali del bosco. Piaciuta che no, volevo la ballatona, perché da Arisa a Sanremo io voglio la ballatona, ma per fortuna lei è meno prevedibile di me e comunque ha la voce più bella di tutti. Ed è la quota divertimento che negli ultimi anni va al podio.

Simone Cristicchi: se ti chiedi che cos’è una poesia. O saper usare le parole. Al dettaglio. Piaciuta che ho quasi pianto, mentre l’avambraccio si riempiva di brividi.

Achille Lauro: ci sono poche certezze in questo Sanremo ma che la sala stampa su questo delirio impazzirà di gioia e delirio e che da domani userò la parola Rolls Royce un po’ sempre, un po’ a caso, quando non saprò cosa dire, è tra queste. Matto. Piaciuta che sono matta pure io.

Francesco Renga: più Renga sanremese di così non c’è. E avremo sempre bisogno di canzoni di Sanremo alla Sanremo. Nell’accezione più sanremese che c’è. Piaciuta che Sanremo è Sanremo e Renga è Sanremo.

Negrita: è la prima canzone dei Negrita che mi piace. E poi. Che cos’è la libertà? Io credo: è non aver più paura. Eh. Piaciuta che non divento comunque rock.

Einar: quella cosa delle canzoni di Sanremo nell’accezione più sanremese che c’è? Ecco. Piaciuta che lui potrebbe essere molto meno classico di così, nel testo almeno.

Patty Pravo con Briga: ma voi ve l’immaginate la Patty che muove le mani e fa la regina? La canzone è pure bella, i due funzionano. Piaciuta che voglio solo aneddoti di Patty al Festival per cinque giorni di Festival.

Daniele Silvestri: su, premio della critica e non stiamo a parlarne più. La pelle d’oca sull’avambraccio ci ha dato dentro anche qui. Pesantemente. Piaciuta che Silvestri è un genio e fine.

Boomdabash: balliamo. Con le parole di chi aspetta con felicità. Come fai a non voler bene ai Boomdabash? Radio radio radio. Piaciuta che lu mare lu ientu la radio.

Anna Tatangelo: come ve la canto questa in sala stampa non è chiaro ancora a nessuno. Piaciuta gianatti karaoke.

Mahmood: sarà che ha preso Faini e Charlie Charles ma il premio brano più attuale lo vince lui. (E balliamo di brutto pure con questa). Piaciuta che però io sono più indie che giovane.

Paola Turci: è una bella canzone, che le vuoi dire a Paola? Ma in questa edizione fa fatica a spiccare. Piaciuta che non vedo l’ora di vedere come si veste quest’anno.

Ex Otago: il mio cuore indie che deve fare? Però sì, la sfida del cantare l’amore nel mezzo è difficile. Perché lo strappa pancia in effetti è all’inizio. O alla fine. Nel mezzo è una bella canzone che ascolterò molto. Che non mi ha preso la pancia. Piaciuta che loro mi piacciono troppo per non tifarli un po’.

Motta: È una canzone forte. È una canzone bella. È una canzone che arriva dal mare. È una canzone di Motta, anche coraggiosa. (Oh, ripeto, ho il cuore indie non rompetemi il cazzo). Piaciuta che oggi Motta m’ha detto una frase su Carolina che ecco, quanti cuori a quei due.

Loredana Bertè: dicevamo dello spettacolo della Patty. Ma è chiaro quanto sarà spettacolo pure la Bertè? Amore puro. Con una canzone che è più giovane lei di mille altre. Che andrà in radio più di mille altre. Piaciuta che Loredana va bene così.

Enrico Nigiotti: non so se è legale andare a cercare le lacrime della gente. Sicuramente a Sanremo funziona moltissimo. Cavolo, tu e il dicono che con il tempo tutto quanto passa ma quand’è che passa perché non mi passa. È Nigiotti, ma è fortissimo. Piaciuta che non avevo voglia di pensare a chi ho perso.

Irama: questo si chiama quando scrivi una canzone perché vuoi vincere. Eh. Piaciuta che ha saputo scrivere da pugno nella pancia.

Ghemon: si merita solo bene, sto ragazzo qua. E comunque vada farà un’ottima figura su quel palco. Piaciuta che l’R&B non lo sanno fare tutti, lui sì.

Il volo: oh, dite quello che volete, pensate quello che volete, ma poi saliranno sul palco loro, tireranno giù l’Ariston pure stavolta. E andranno a Tel Aviv. Piaciuta che non li metterò mai in playlist ma se non vincono loro è solo perché Eddy Anselmi ha fatto il giusto calcolo statistico del voto delle tre giurie sommate tra prime e ultime serate.

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