Il 25 dicembre sono rimasta paralizzata. Dolori da ferma che non auguro al peggior nemico. A letto venti giorni. Forse un mese. All’inizio drogata. Poi punturata. Poi rimessa in piedi da un signore gentile che mi ha fatto scoprire la Tecar. Ho ricominciato a camminare. Ho chiamato un centro di riabilitazione che mi è costato come un viaggio alle Maldive. Forse due. (Non so quanto costano le Maldive, in realtà). Ho passato lì dentro 7 mesi. Dalla piscina riabilitativa alla palestra con un fisioterapista a cui vorrò per sempre bene (soprattutto ai suoi massaggi). Ho ricominciato a muovermi. Sono andata a Sanremo e ho scoperto che il vino rosso fa bene. Oggi forse sono alcolizzata (🤣non è vero). Ho vissuto lì dentro due mattine a settimana, soccombendo tra tutti gli altri impegni. Ma alla fine era quello l’unico importante. Mi sono spaventata. Mi sono rimessa in piedi. Non sono ancora guarita. Ma oggi ho chiusa la porta con la scritta ‘dimessa’ sulla cartella medica. Ora sta a me (tanti auguri). Dovrò fare sport per sempre. Che qualcuno mi aiuti. Ma lo farò. Il peggio dicono che passa sempre.
E forse è vero.
Ora non resta che aspettare il mare per stare bene.
O forse semplicemente il weekend.