(La foto è di Francesco Prandoni)
Questo concerto lo aspettavo. Ero curiosa di sentire 2640 live, perché da gennaio è uno degli album che ho ascoltato di più. Dalla prima canzone all’ultima, con il cd in macchina, come non si fa più. Che Francesca canti e suoni benissimo già lo sapevamo. Che finalmente abbia iniziato a sorridere e godersela invece era quello che volevo vedere. Non ho fatto belle foto, non ho bei video. Ho più che altro cantato, perché facciamocene una ragione io ai concerti canto, soprattutto se le so. Anche se sto lavorando, pare che i neuroni ce la facciano lo stesso, lo giuro. E in questa scaletta le sapevo praticamente tutte. Non mi capita spesso, non me ne ero neanche accorta. Si ringrazia @ilcontiandrea per aver fatto in modo che io potessi sedermi. E chi gli ha dato retta e mi ha procurato lo sgabello senza il quale non sarei arrivata neanche alla seconda canzone. Grazie grazie. Ma soprattutto grazie a Francesca per la bella musica e la passione che ci mette. Non sarai mai quella che urla e si scatena. Non serve. L’abbraccio, la tua gente, se lo aspetta così.
Il racconto è su Vanity. Io nel frattempo vado a piantare l’albero del Kenya che ci hai regalato con Treedom (sono già 125)
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