fratelli guarda che è normale mamme

È ora di cambiare musica (e non è una metafora)

Non è tanto un problema per lei.

Che ci facciamo due ore di macchina ascoltando lo stesso cd e a ogni canzone, dico OGNI  (fattele due ore) chiede “Ma questa come si intitola?” Risposta “E cosa vuol dire?” Risposta “Eh?” Ririsposta “Ma chi la canta?” Risposta “Ma a chi è dedicata?” Risposta “Ma era innamorato?” Risposta “Ma poi hanno fatto pace?” Risposta.

Che mi chiede “Ma esiste?” e io cerco di spiegarle la differenza tra attore e personaggio (si dice talent e character), che nella serie si chiama in un modo e nella vita in un altro, già capendo che sono senza speranze perché vuole avere ragione lei e quando la vede in tv mi dice con aria soddisfatta “Vedi che esiste? Avevo ragione io” (a posto, non hai ancora cinque anni, ma abbi pure ragione tu)

Che non ha mai visto (lei) una puntata ma per colpa mia (che le ho viste quasi tutte) sa tutte le canzoni a memoria e la vede cantare in tv e rimane ipnotizzata “ma quando sarò più grande potrò guardarla?” Certo! (tanto quando sarai grande tu chissà che ci sarà)

Il problema non sono neanche io (ok, forse un po’ sì) che dovrei evitare di proporre quello che poi so diventerà il cd di riferimento per mesi, perché quando a lei piace qualcosa è dura cambiare. E non so se è bene che io  preferisca ascoltare (cantare? chi? io? chi gioca in prima base?) in macchina questa rispetto al coccodrillo come fa. (OK, avevamo Jovanotti che aveva fatto centro, ma ci han rubato il cd)

No. Il problema è lui. Che sale in macchina e mi chiede “Metti Violetta? Voio amoramoramor” (che sarebbe questa)

Quindi. Intanto in casa ho rimesso uno stereo che canta solo filastrocche (e ve lo giuro sono bellissime, sarà che io da piccola volevo cantare in quel coro, che era quello di Cristina D’avena, sarà che oggi ho passato un po’ di tempo a cantare questa cosa qui, sta di fatto che ok, sono di parte, ma ci sono proprio tutte le canzoni che un bambino di due anni dovrebbe cantare. E se quel duenne ha come canzone preferita questa qui e appena vede il mio telefono mi chiede “metti densollnai?” un po’ di sceriffoffo ha due baffiffi ci sta. Per non parlare di questa. E quindi, non è per fare differenza di genere (un po’ sì, in realtà), ma credo sia ora di buttare su un po’ di Ramones.

Il look già c’è

…quasi.
foto di repertorio invidiabili direi
che lei non vedrà mai, tra l’altro

Nel frattempo volevo dire alle mamme di Vlovers, che il 20 ottobre inizia la terza stagione. Così, per dare anche informazioni di servizio utile. Un bel sapevatelo, e via.

 

 

 

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Comments (2)

  1. A me propinavano Doors, Bob, Ub40 e soprattutto Pink Floyd quando ancora non sapevo pronunciarli. La musica vera ed eterna come questa, è quella che ascolto inevitabilmente anche oggi, ed è in grado di risvegliare in me un tipo di memoria che è a un livello misterioso e più profondo rispetto a qualunque altro tipo di ricordo… è un pò come quando senti un profumo, e ti senti strano ma non sai perchè. Mi ricordo che cantavo Another Brick in the Wall a squarciagola in macchina con mia mamma a 5 anni, supplicandola di farmi entrare a far parte di quel coro =D
    Non ho invece memorie di coccodrilli o altre specie animali, anche se ricordo che all’asilo cantavo cose simili e mi divertivo, ma ad oggi non ho nessuna pelle d’oca derivante da quelle note… io direi di lasciare ai piccoli qualche brivido eterno che possa raccontare (quando saranno grandi) qualcosa in più di voi e di quello che eravate..

    1. concordo pienamente con te. il problema è la tiranna dello stereo (la quasi cinquenne appunto) che ha idee molto chiare su cosa le piace e cosa no. E io ci provo a metterle john lennon. Ma lei mi rimbalza. Poi sente Mika che canta con Ariana Grande e me la fa mettere in loop dalle dieci alle venti volte. Quindi: a) è ovvio che ho problemi di autorità musicale e non so dirle che ora si ascolta quello che dico io b) è spiaccatamente una zarra pop. 😀