guarda che è normale i miei libri libri

Uno scatolone

«Ah, guarda che è arrivato un pacco a casa mia»

«Un pacco?»

«Sì, per te»

«Uhm… sarà un libro che avevo ordinato e non era arrivato»

«No, è grosso così» fa il gesto con la mano, è grosso.

«Uhm… boh. Perché non me l’hai portato?»

«Perché sono venuta in tram»

«Ah già»

Madre e figlia si salutano, la madre deve fare la nonna e occuparsi di un piccolo re della savana, la figlia deve andare a lavorare, che si è imbucata in uno studio di amici visto che in questi giorni il suo ufficio si è trasformato nella stanza di un designer a Milano per il Salone del Mobile. La giornata scorre quindi come al solito, la madre si occupa del figlio della figlia. La figlia scrive, un po’ sceneggia, un po’ manda mail a un direttore simpatico, un po’ va in edicola.

«Sai cosa? Quando vai a casa guarda se quel pacco arriva da Roma, forse sono le mie copie del libro»

«E perché le mandano a me?»

«….» «Ah sì, perché hanno il tuo indirizzo, il contratto lo avevo fatto mandare lì perché c’è la portineria. Sì sì, mi sa che sono le copie, domani vengo a prenderle»

La figlia inizia a pensare che  in quello scatolone ci potrebbero davvero essere le copie del suo libro. E non sa se riuscirà a resistere fino al giorno dopo. Ma non c’è alternativa. Saluta la madre che torna a casa, prende il suo figlio piccolo e va a prendere la sua figlia grande (si fa per dire) alla scuola materna. Quindi va a fare merenda con un’altra mamma, trascorre un pomeriggio di chiacchiere, mentre le bimbe giocano e il bimbo esplora il tappeto.

driiiiin driiiiin

«Pronto?»

«Ho lasciato il telefono a casa tua»

«Noooo, io sono in giro. Lo vieni a prendere domani?»

«Sì, forse… No, dai, vado ora a riprenderlo. Non posso stare senza telefono fino a domani. Già che ci sono ti porto lo scatolone»

«Ok» (OKKKKKEEEEEY!!!!)

La figlia torna a casa. La casa è in penombra, bisogna togliere le giacche, lei vuole vedere la tv, lui ha fame, ma il suo occhio per una volta non guarda i figli, ma il tavolo di vetro all’inizio del soggiorno. E le giacche possono aspettare un secondo. E anche la tv. E anche la fame. Ora serve solo un coltello.




Queste son le copie per me. Il 18 aprile è in libreria. Cioè giovedì. #sapevatelo

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Comments (7)

    1. ehi evviva la seconda pancia! al secondo giro sai già tutto… ok, io un po’ di domande me le sono rifatte lo stesso, ma non sempre c’è stata la stessa risposta! 😉 buona pancia!

  1. Evviva! Sono felicissima per te, e sono anche curiosa di leggere il tuo libro: da mamma tornata neo mamma di nuovo come te, avrò tantissime cose su cui confrontarmi…un grande abbraccio!

    1. viva anche il tuo secondo giro allora! è molto un libro da “primo giro”, ma quante cose avrei voluto aggiungere. mi son legata le mani e ho resistito… ti avevo scritto, per dirtelo. 🙂