guarda che è normale storie

Inside Out mi è piaciuto medio (e ho quasi paura a dirlo)

Grazie per aver dato un volto alle emozioni. Grazie per averle rese chiare. Anche perché sto lavorando proprio su quello, perché se non voglio ridurmi ad avere una cinquenne che in alcuni momenti diventa ingestibile perché quelle emozioni di cui sopra non le sa  riconoscere quindi figuriamoci gestire, su quello devo lavorare. Eppure. 

Mi sono annoiata. Sì, lo giuro. Gag carine, ma la storia. La storia dopo un po’ diventa ‘ma quando finisce?’. E non l’ho pensato solo io. Lei a un certo punto pensava alla cena che l’aspettava a casa. Lui voleva proprio andarsene, a casa. Ma lui è troppo piccolo per questo film. Errore mio. (Tre anni. Sì ai Minions, qui siamo su un altro livello, il che è un bene. Ma meglio dai cinque in su.)
I personaggi: Tristezza è perfetta. Ma Gioia no. Non solo esteticamente, che abbiamo anche il pupazzo del Carrefour con 12 punti subito raccolti (e elemosinati) dagli altri clienti alle casse, ma non è bellissimissimo (secondo me). Anche caratterialmente. Dopo un po’ più che Gioia, Noia.
Gli altri? Gli altri ci sono, ma avrebbero potuto esserci di più. E ho capito benissimo dove avete pianto. Eppure io no. Sì, ‘na lacrimuccia, ma non i singhiozzi di cui sto leggendo. E allora forse son senza cuore io e non è un problema del film.
Non so se è perché quando si urla al capolavoro forse arrivo con troppe aspettative che rovinano l’effetto wow. Non so se perchè semplicemente non è così bello come dicono.
Tornerei a vederlo? Sì subito, ci mancherebbe. Pixar I love and I always will.Però il pensiero di aver speso invece di essere andata alla prima che ho saltato, l’ho fatto. E non è mai bene pensare ai soldi. Ok, io penso spesso ai soldi, anche questo dovrei considerarlo.
Quindi. Rimane l’opera di geGNI che han messo in scena il “dentro la testa” con tanta poesia, colore e chiarezza per i bimbi in sala. Rimane l’opera di GEGNI che si sono ricordati anche del subconscio e han mostrato come il cervello di un bebè non sia quello di una dodicenne, chissà il nostro. Han mostrato le emozioni. Ed è tanto.
Ma Inside Out mi è piaciuto mEdio, con la E aperta, come dice lei. Lo dico anche io (sì sì, ho paura di dirlo).
E ieri sera, post visione, quando è arrivata la rabbia (oh, perché ne arriva un sacco in questo periodo), ci siam trovati comunque a urlare nella scatola (Che rabbia! Babalibri). Perché ora sappiamo che faccia ha, ma per affrontarla usiamo i vecchi metodi.
E se c’è Gioia, comunque, cantiamo ancora Let it go.
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