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La settimana dell’inglese

Quando tutto si incastra e punta in un’unica direzione mi viene sempre un po’ da ridere.

Da qualche tempo il gioco preferito della Patata quattrenne dentro alle bolle della vasca da bagno è “giocare alla canzoni spagnole” che vaglielo a spiegare che in realtà sono inglesi. Ma quest’estate, nelle nostre serate da genitori con figli che uno va a dormire alle 9 e l’altra un po’ dopo e quindi si intrattiene con i “deliziosi” spettacoli dell’hotel, le animatrici facevano un quiz. Ovviamente in spagnolo visto che erano spagnole. Scopo del gioco era indovinare il titolo delle canzoni. Che però non erano spagnole, ma inglesi (ma lei che ne sa?). Be’, da allora, ma ultimamente un po’ di più, mentre si insapona, la sua interpretazione del gioco è che io dico il titolo di una canzone e lei lo deve ripetere. Quindi io dico Yellow Submarine e lei ne tira fuori un suono alquanto buffo. Poi io dico What’s your name (che mica i titoli delle canzoni mi vengono in mente subito, quando giochiamo) e via così, lei ripete. Tradotto vuol dire che giochiamo all’inglese.

Ora ci si è messa pure Peppa Pig, che alla sera su Rai Yo Yo, dopo la prima puntata, ne spara due in inglese. O meglio, ripropone la stessa. Per due volte. Per un totale che se già le sappiamo a memoria in italiano, ci mancava solo vedere la stessa puntata tre volte di seguito. Uonderful, isentit?.

Poi ci hanno invitato a vedere dal vivo come nasce il programma che va in onda tutti i giorni alle 14 (è ricominciata oggi la terza stagione!) su Nickjr (il canale sky 603 e 604. Che noi sky non lo abbiamo, ma lo guardiamo a pezzetti qui, da allora). Si chiama 1,2, 3 PERCHE’? impara l’inglese con me. C’è Polly che vive dentro a un libro e quindi sa tutto e così in ogni puntata risponde a una domanda (perché il semaforo ha tre luci? perché esistono gli alberi?, ma anche di un certo peso, come perché i piedi puzzano?) , parlando un po’ in italiano e un po’ in inglese, come fanno i bilingui. C’è un pesce rosso che parla, si chiama Bubbles e diventa immediatamente l’attrazione preferita in studio (ma mica palla davvelo, eh). Ci sono le canzoncine. Ci sono le parole in inglese da ripetere. Basta, è impazzita. Tanto che mentre tutti gli invitati se ne uscivano dallo studio di registrazione felici e contenti, lei piangeva disperata, come solo quando adora qualcosa fa. I soliti momenti meravigliosi insomma. Per fortuna esistono i video. Per fortuna lo spettacolo può continuare anche a casa.

Polly and Bubbles

Poi inizia il corso di inglese a scuola, che lo so che avevo detto che non avremmo fatto corsi, ma come si fa a dire di no a un prolungamento di orario scolastico, con i suoi amichetti, che fanno merenda a scuola e posso andarla a prendere direttamente alle cinque recuperando un’ora di lavoro settimanale, sapendo che la lezione sarà sviluppata su canzoni? Sempre lì si torna.

E infine. Mi hanno regalato pure questo libro. Il canta english. Si imparano 30 parole, si canta. (ancora. Anzi, again.)

Noi abbiamo la versione delle librerie, ma dal 26 novembre trovate la collana in allegato con Tv Sorrisi e Canzoni e Donna Moderna. Dvd, album da conservare, figurine. #sapevatelo

 

Quindi, nonostante a me che impari l’inglese a 4 anni non è che freghi molto, mi pare che il messaggio sia uno: imparalo. E allora, LET’S LEARN!

Non ci resta che cantare. (Ma dite pure al meteo che anche se smette di piovere, cantiamo lo stesso). I’msingingintherain,justsingingintherainnanananananI’mhappyagain

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